Problemi di autostima

PROBLEMI DI AUTOSTIMA: COSA FARE?

DA DOVE DERIVANO I PROBLEMI DI AUTOSTIMA

I problemi di autostima sono abbastanza diffusi, poiché non è sempre facile avere fiducia in se stessi, ma nemmeno impossibile! La parola autostima deriva dal termine latino “aestimare” (valutare) e può essere definita come lo sguardo che rivolgiamo a noi stessi ed il giudizio che ne deriva. Si tratta di un processo che ha inizio a partire dalle prime fasi di vita, durante le quali i feedback da parte delle figure di accudimento assumono un ruolo fondamentale nella costruzione del giudizio di valore personale che ciascun individuo proseguirà nel corso di tutta la sua vita. Gli elementi che entrano in gioco nel percorso di “edificazione” dell’autostima sono molteplici, infatti: fattori cognitivi, affettivi e relazionali intervengono in modo continuo e rendono l’autostima una caratteristica individuale soggetta a incessanti cambiamenti.

QUALI COMPORTAMENTI ADOTTARE

Possedere buoni livelli di autostima può migliorare significativamente la qualità della vita di ognuno di noi, attraverso l’apprendimento di attitudini come:

  • agire in modo autonomo, consapevole e responsabile;
  • non temere il rischio e dunque sperimentarsi in situazioni nuove;
  • comunicare efficacemente e sapersi relazionare con gli altri;
  • saper comprendere ed essere compresi nelle interazioni con gli altri;
  • incrementare creatività e capacità di risoluzione dei problemi;
  • riconoscere e gestire le proprie emozioni;
  • conoscere il proprio obiettivo professionale;
  • prefiggersi scopi sempre nuovi nella propria vita sia professionale che personale.

Un incontro sentimentale, una nuova amicizia, l’inserimento in un gruppo, l’accesso ad una nuova professione costituiscono tutti eventi di vita che possono dar luogo a cambiamenti nei livelli di stima di sè. Non sempre, però, è sufficiente un evento puro e semplice. Per promuovere attivamente il potenziamento dell’autostima è infatti importante intervenire su tre aspetti:

  • 1 – cambiare il rapporto con se stessi (conoscersi, accettarsi ed essere onesti con se stessi);
  • 2 – cambiare il rapporto con l’ azione (agire, far tacere il “critico interiore” e saper accettare la sconfitta);
  • 3 – cambiare il rapporto con gli altri (essere assertivi, empatici e fare leva sul sostegno sociale).

Il lavoro su questi tre fronti può essere sostenuto in modo più efficace se l’individuo che decide di intraprenderlo è guidato da una motivazione interiore e da una spinta propulsiva al cambiamento.

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