Problematiche adolescenziali
LE PROBLEMATICHE ADOLESCENZIALI
LA CAUSA DELLE PROBLEMATICHE ADOLESCENZIALI
Le problematiche adolescenziali da affrontare durante l’età dell’adolescenza sono vari. Questo perché durante la crescita si viene investiti da diversi cambiamenti. Il ciclo di vita dell’uomo è caratterizzato da una serie di fasi di passaggio che si portano dietro non poche difficoltà. Ognuna è caratterizzata dalla presenza di un conflitto interiore tra impulsi esterni ed interni verso lo sviluppo ed il desiderio di stare “al sicuro” tra ciò che è già conosciuto e consolidato. Una di queste fasi è l’adolescenza. L’elemento distintivo di questo stadio è la ricerca da parte del soggetto di un proprio status quale persona autonoma, indipendente dalle figure genitoriali. Questo percorso si traduce concretamente nei seguenti compiti:
- imparare a programmare e a prendere decisioni autonomamente;
- trovare altre fonti, oltre ai genitori, di approvazione personale e professionale;
- stabilire obiettivi realistici nello studio e nel lavoro a breve, medio e lungo termine;
- sviluppare fiducia in se stessi;
- assumersi la responsabilità delle proprie scelte;
- tollerare le frustrazioni, rinunciare ai privilegi dell’infanzia e interfacciarsi in modo paritetico con le persone adulte, in primis i genitori.
Si tratta dunque di un momento di costruzione e rivalutazione della propria persona, che può essere vissuto in modo più o meno turbolento.
L’INTERVENTO TERAPEUTICO
L’intervento terapeutico con l’adolescente è influenzato enormemente dal particolare momento evolutivo che quest’ultimo sta vivendo e dal movimento altalenante dei livelli motivazionali che esso manifesta. La figura del terapeuta inoltre non sempre viene accettata o considerata come dispensatore di aiuto, al contrario può essere accolta con atteggiamenti oppositivi e ostili, probabilmente perché spesso proposta (o imposta?) proprio da quelle figure, genitori o insegnanti, contro cui l’individuo tenta di ribellarsi e da cui non si sente compreso. È dunque di fondamentale importanza, per ottenere buoni risultati dall’intervento terapeutico, riuscire a costruire fin dalle prime fasi della terapia un rapporto di fiducia reciproca e mostrare un atteggiamento di comprensione e coinvolgimento empatico del punto di vista dell’adolescente. Allo stesso tempo è necessario prendere le dovute distanze dalle figure invianti: il sospetto di un’eventuale “intesa” con queste ultime comprometterebbe irrimediabilmente la possibilità di instaurare un’alleanza terapeutica e condannerebbe la terapia al fallimento.